Spettacolo con la partecipazione di danzatori abili e disabili
Sabato 9 luglio 2011, Portico Palazzo Loggia, Piazza Loggia ore 19.00 e ore 21.00
Ideazione e coordinamento progetto Giulia Gussago
Performer Cristina Baglioni, Francesco Cancarini, Irene Fantetti, Matteo Fratus, Greta Ghidini, Giulia Gussago, Sonia Ognissanti, Susi Ricchini, Cristina Salmistraro
Musiche originali Fulvio Sigurtà
Coordinamento studenti del Corso di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti SantaGiulia Domenico Franchi
Installazioni a cura di Paola Arizzi, Elisa Betta, Marina Garibaldi, Gaia Grassi, Stefano Mondini, Tiziano Ramera, Olga Ribera, Ilaria Vizzardi
Debutta La forma non altro dal vuoto, spettacolo realizzato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti SantaGiulia nell'ambito delle attività di integrazione tra diverse abilità che Compagnia Lyria promuove attraverso il progetto DanzAbile, e coinvolge professionisti e studenti di danza, musica e arti visive.
La ricerca artistica da cui scaturisce lo spettacolo, liberamente ispirato agli scritti del Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, riguarda l'indagine sulla relazione con la materia, nelle sue svariate manifestazioni. Come rapportarsi ad un oggetto, al proprio corpo, alla presenza fisica dell'altro in modo che questi non rappresentino un impedimento? Come aprire gli occhi sull'accadimento e trasformare ciò che appare un ostacolo in una preziosa occasione? Quale il segno che ogni azione, ogni parola, ogni pensiero lascia nel tempo?
In uno spazio dinamico e mutevole, senza persistere né decadere, ecco il continuo apparire e scomparire di ogni caso, pura sola apparenza.
Nel corso della serata diversi eventi si sviluppano snodandosi in vari punti dello spazio, "isole" creative caratterizzate da una relazione dinamica fra le installazioni realizzate da Domenico Franchi e i suoi allievi e gli interventi performativi a cura dei danzatori coordinati da Giulia Gussago. Le musiche originali sono a cura di Fulvio Sigurtà, giovane talento di origini bresciane attualmente residente a Londra. Il pubblico è itinerante e in stretta relazione con gli artisti, li accompagna passo a passo attraverso le varie tappe del percorso e talvolta può interagire con ciò che accade in scena.