Quarta opera della pentalogia Der Tod un das Madchen I-V (La morte e la fanciulla I-V) di Elfriede Jelinek, scrittrice e drammaturga austriaca, che ha meritato il premio Nobel per la letteratura nel 2004, Jackie porta in scena episodi della vita di Jacqueline Kennedy. Momenti che scorrono come le stazioni di un dramma personale che si rivela essere la grandiosa costruzione di un mito dei giorni nostri. Infatti la Jackie che parla non è la donna realmente esistita, ma piuttosto una voce ritagliata dall’immaginario collettivo, una figura che è puro involucro, “forma” appunto e quindi destinata a vita eterna.
Creatrice di figure archetipiche della nostra epoca, Elfriede Jelinek, senza alcun intento biografico, racconta il mito di una donna in cui persino i sentimenti erano asserviti alle ragioni di stato, e indaga dunque sul rapporto tra potere e femminilità. Ancora poco nota in Italia, l’autrice è dai più conosciuta per la sceneggiatura del film La pianista interpretato da Isabelle Huppert per la regia di Haneke. A interpretare il ruolo di Jackie sarà Daniela Giovanetti, che da anni calca con successo le scene del Politeama Rossetti e ha recitato, diretta da Antonio Calenda, Furio Bordon, Andres Morte nelle produzioni dello Stabile del Friuli Venezia Giulia. La scorsa stagione ha ripreso in tournée nazionale Lei dunque capirà di Claudio Magris, spettacolo che replica con successo in Italia e all’estero dal 2006. Con lei sul palcoscenico ci sarà Monica Conti, che firma anche la regia dello spettacolo (nel 2001 le è stato tributato, proprio come regista il Premio Hystrio) ed è al suo debutto al Teatro Stabile. Le scene e i costumi firmati da Domenico Franchi rievocano per segni pulitissimi uno spazio in bilico tra atelier e obitorio a contenere nella sua essenzialità un caleidoscopio di frammenti, di ricordi disordinati rievocati dall'aldilà.
JACKIE è in scena a Trieste al Politeama Rossetti, Sala Bartoli dal 5 al 10 novembre 2013