Installaazione site specific di Domenico Franchi - Palazzo Loggia Brescia - 24 ottobre, 2 novembre 2025
L’opera è stata creata per commemorare il quarantesimo anniversario della nascita del Gruppo Foppa, prestigiosa istituzione bresciana che ha accompagnato molte migliaia di persone nel loro percorso di formazione. Per questa occasione è stato elaborato un manifesto identitario frutto di un lungo lavoro di analisi e riflessioni basato sulla’esperienza maturata in tutti i suoi anni di attività.
L’opera ha tentato di dar forma poetica alle parole del Manifesto.
“Ho pensato fosse la via piu indicata lavorare su una metafora che sintetizzasse in una forma evocativa semplice la complessità e la profondità dei valori espressi dal manifesto.
Nessuna descrizione ma piuttosto un’invenzione spaziale che potesse suggerire a vari livelli percettivi la sensazione e il senso dei suoi contenuti.
Ho immaginato una sorta di giardino, un hortus conclusus in cui si coltivano i valori e le qualità dell’uomo dove esiste la possibilità concreta di raggiungere quello che i greci chiamavano L’EUDAIMONIA.
Parola composta da EU bene buono migliore e DAIMONIA qualità del proprio demone, parafrasando, la migliore versione di sé stessi.
Un punto di equilibrio, uno stato simile alla serenità, alla “felicità”… non si tratta di una condizione momentanea è un raggiungimento permanente, ottenuto attraverso la piena realizzazione di sé.
Questo è un concetto alla base di tutto il pensiero occidentale. L’uomo nel suo percorso di vita aspira all’EUDAIMONIA
Secondo Aristotele tale condizione si raggiunge a patto che si scopra e si conosca se stessi e si lavori per realizzare a pieno le proprie qualità (virtú) con katametron, kata secondo metron misura
Dunque L’EUDAIMONIA è quella condizione che si raggiunge diventando consapevoli delle proprie qualità specifiche sviluppandone il massimo potenziale secondo la giusta misura.
L’EUDAIMONIA, è il fine ultimo di qualsiasi percorso d’apprendimento e di crescita, È cio che si coltiva nel nostro hortus conclusus.
Ho immaginato un giardino cristallino dalla geometria chiara e trasparete, lineare nelle traiettorie, ordinato nelle prospettive.
L’apparente semplicità di questo giardino collocato nel salone Vanvitelliano è costituita da una moltitudine di unità variabili per forma e relazione con lo spazio.
Ogni unità è un’entità composita dalle caratteristiche peculiari:
Ha un corpo, un contenitore in ceramica bianca che non è uguale a nessun’altra forma, ma “contiene” ORO, un valore, le sue qualità specifiche imponderabili
Il corpo in ceramica poggia su un plico di fogli bianchi immacolati: il luogo non luogo, materiale o immateriale in cui tracciare tutti i segni e i percorsi dell’esperienza mentre diviene nello scorrere della vita… la MEMORIA di tutti i fallimenti e i raggiungimenti che hanno plasmato l’identità del corpo e del suo contenuto aureo.
L’identità poggia a sua volta su una superficie solida in legno, un terreno “fertile” che la sostiene, ne orienta percezione e azione e nel quale seminare valore.
Dal terreno di ogni entità germogliano due steli della stessa sostanza aurea (valore) contenuto nel corpo in ceramica… crescono verso il cielo…
L’ORO delle identità che ho immaginato si evolve, cresce, quando la capacita di percepire il mondo si connette con la nostra esperienza per immaginare il futuro
Il futuro si immagina attraverso le idee
e le idee quando si realizzano diventano a loro volta SEGNO
SEGNI nello spazio e nel tempo, spazio e tempo individuale e collettivo.
Il giardino dei segni è speculare all’hortus conclusus che lo ha prodotto
I due hanno la stessa struttura e la stessa dimensione
Il giardino dei segni è collocato simbolicamente nel Portico della Loggia,
è come se penetrando attraverso il pavimento del Palazzo simbolo del territorio e della società civile si manifesti nel luogo condiviso con il mondo mettendo idealmente a disposizione della comunità i suoi valori per far crescere la città di domani.
Il giardino che ho immaginato è una riflessione sull’uomo e l’ambiente che lo contiene… sull’idea che il rispetto, la valorizzazione e la crescita delle differenti qualità di ogni individuo possa creare valore collettivo.
É mia opinione che solo in questa misura l’EUDAIMONIA sia possibile”
Domenico Franchi, agosto 2025
Produzione Gruppo Foppa Cooperativa Sociale Onlus
Coordinazione: Benedetta Albini
Direzione esecutiva: Micaela Bottoni
Assistente alla progettazione: Giulia Bruschi
Realizzazione dell’installazione a cura di Botticini F.lli e Studio Domenico Franchi